Valutare la propria azienda in Svizzera: metodi e multipli 2025

Introduzione
Avete dedicato anni a costruire la vostra azienda. Oggi, che sia per preparare la vostra pensione, cogliere una nuova opportunità o anticipare una trasmissione familiare, si pone una domanda cruciale: quanto vale realmente la vostra azienda?
In Svizzera, questa domanda riguarda un numero crescente di imprenditori. Secondo gli ultimi studi, 75'000 PMI dovranno essere trasmesse entro il 2030, rappresentando oltre 500'000 posti di lavoro. Tuttavia, numerosi sono i dirigenti che affrontano questa tappa senza conoscere precisamente il valore della loro società, rischiando così una sottovalutazione costosa o negoziazioni difficili.
La valutazione aziendale in Svizzera non si improvvisa. Si basa su metodi riconosciuti, adattati alle specificità del mercato elvetico e alle particolarità di ogni settore di attività. Che dirigiate una PMI industriale, un'azienda di servizi o una società commerciale, comprendere come calcolare il valore della vostra azienda è il primo passo indispensabile per riuscire nella vostra trasmissione.
Questa guida vi presenta i tre principali metodi di valutazione utilizzati in Svizzera: il metodo dei praticanti (che combina sostanza e rendimento), il DCF (Discounted Cash Flow) e i multipli di EBITDA. Scoprirete anche esempi numerici concreti, le fasce di multipli per settore e i fattori che influenzano il valore della vostra PMI.
📌 Sommario (TL;DR)
Per valutare una PMI svizzera, vengono utilizzati tre metodi principali: il metodo dei praticanti (1/3 sostanza + 2/3 rendimento), il DCF (attualizzazione dei flussi futuri) e i multipli di EBITDA (4-6x per l'industria, 3-5x per i servizi, 5-8x per la tecnologia). La valutazione dipende da numerosi fattori come la redditività, la dipendenza dal dirigente e il settore di attività. Una preparazione anticipata di 12-24 mesi e l'accompagnamento di esperti permettono di massimizzare il valore prima della trasmissione.
📚 Indice
- Perché valutare la propria azienda prima di venderla?
- I 3 metodi principali di valutazione in Svizzera
- Fattori che influenzano la valutazione di una PMI svizzera
- Caso pratico: valutazione di una PMI industriale svizzera
- Le specificità della valutazione in Svizzera
- Rivolgersi a un esperto per valutare la propria azienda
- Gli errori da evitare durante la valutazione
- Come preparare la propria azienda per massimizzarne il valore
- Desiderate conoscere il valore della vostra azienda?
Perché valutare la propria azienda prima di venderla?
Conoscere il valore della propria azienda non è solo una semplice formalità amministrativa. È un prerequisito strategico che determina il successo della vostra trasmissione.
In primo luogo, una valutazione solida vi dà una posizione negoziale credibile. Di fronte a un potenziale acquirente, potrete giustificare il vostro prezzo di vendita con argomenti numerici e metodi riconosciuti. Senza questa base oggettiva, rischiate di trovarvi in posizione di debolezza durante le discussioni.
In secondo luogo, vi permette di evitare la sottovalutazione. Numerosi imprenditori, per mancanza di conoscenza dei metodi di valutazione o per urgenza, vendono la loro azienda ben al di sotto del suo valore reale. Un errore che può rappresentare centinaia di migliaia di franchi di mancato guadagno.
In terzo luogo, il processo di valutazione vi obbliga a preparare i vostri documenti finanziari e a mettere ordine nella vostra contabilità. Questa preparazione sarà comunque richiesta dagli acquirenti seri e dai loro consulenti durante la due diligence.
Infine, comprendere cosa crea valore nella vostra azienda vi permette di identificare le leve di miglioramento da attivare prima della vendita. Potrete così massimizzare il prezzo di cessione lavorando sui punti deboli identificati.
Per comprendere l'intero processo di cessione, consultate la nostra guida completa su come vendere la propria azienda in Svizzera. E per evitare le trappole comuni, scoprite i 7 errori più frequenti durante la vendita di una PMI.
I 3 metodi principali di valutazione in Svizzera
La valutazione di una PMI svizzera non si basa su una formula unica. I professionisti utilizzano generalmente tre approcci complementari, ciascuno adattato a situazioni specifiche.
Il metodo dei praticanti svizzeri è il più utilizzato per le PMI tradizionali. Combina il valore patrimoniale (sostanza) e la capacità reddituale (rendimento) secondo una ponderazione di 1/3 - 2/3. Questo approccio equilibrato riflette bene la realtà delle aziende familiari svizzere.
Il metodo DCF (Discounted Cash Flow) privilegia una visione prospettica attualizzando i flussi di cassa futuri. Più sofisticato, si adatta particolarmente alle aziende in crescita con uno storico finanziario stabile e proiezioni affidabili.
Il metodo dei multipli, in particolare il multiplo di EBITDA, confronta la vostra azienda con transazioni simili recenti. Semplice e rapido, è ampiamente utilizzato dagli investitori e dai consulenti in M&A per ottenere una prima stima di mercato.
La scelta del metodo dipende da diversi fattori: la dimensione dell'azienda, il suo settore di attività, la sua maturità, la qualità del suo storico finanziario e l'obiettivo della valutazione. Nella pratica, gli esperti combinano spesso questi tre approcci per ottenere una fascia di valutazione piuttosto che una cifra unica.
Esaminiamo ora ciascuno di questi metodi in dettaglio con esempi concreti.
Il metodo dei praticanti svizzeri (valore medio ponderato)
Il metodo dei praticanti è il riferimento storico in Svizzera per valutare le PMI. È stato sviluppato specificamente per il contesto elvetico e rimane oggi il più utilizzato dai contabili esperti e trustees svizzeri.
La formula è la seguente:
Valore = (1/3 × Valore di sostanza) + (2/3 × Valore di rendimento)
Il valore di sostanza corrisponde agli attivi netti rivalutati dell'azienda. Si parte dal patrimonio netto contabile, poi si adegua il valore degli attivi (immobili, macchinari, scorte) al loro valore di mercato reale. Si sottraggono poi i passivi, incluse le accantonamenti necessari. Questo valore rappresenta quanto varrebbe l'azienda se la si liquidasse oggi.
Il valore di rendimento capitalizza l'utile normalizzato futuro dell'azienda. Si calcola prima l'utile medio degli ultimi 3 anni, che si adegua per eliminare gli elementi eccezionali (oneri o proventi non ricorrenti). Si divide poi questo utile normalizzato per un tasso di capitalizzazione (generalmente tra il 10% e il 20% secondo il rischio).
Esempio numerico concreto:
Prendiamo una PMI di falegnameria con i seguenti dati:
Patrimonio netto contabile: CHF 800'000
Rivalutazione degli attivi: + CHF 200'000 (immobili sottovalutati)
Valore di sostanza: CHF 1'000'000
Utile medio normalizzato: CHF 180'000/anno
Tasso di capitalizzazione: 12% (azienda stabile, basso rischio)
Valore di rendimento: CHF 180'000 / 0,12 = CHF 1'500'000
Calcolo finale:
Valore = (1/3 × 1'000'000) + (2/3 × 1'500'000) = CHF 333'333 + CHF 1'000'000 = CHF 1'333'333
Questo metodo riflette bene la filosofia svizzera: si valorizza sia il patrimonio accumulato (importante per le aziende familiari) sia la capacità di generare profitti futuri (essenziale per l'acquirente).
Il metodo DCF (Discounted Cash Flow)
Il metodo DCF adotta un approccio decisamente orientato al futuro. Valuta l'azienda in funzione dei flussi di cassa che genererà negli anni a venire, attualizzati al loro valore odierno.
Il principio è semplice: un franco ricevuto domani vale meno di un franco ricevuto oggi. Il metodo DCF calcola quindi il valore attuale di tutti i flussi di cassa futuri (generalmente su 5-10 anni) applicando un tasso di attualizzazione.
In Svizzera, il tasso di attualizzazione (WACC - Weighted Average Cost of Capital) si situa tipicamente tra il 6% e il 10% per le PMI, secondo il profilo di rischio dell'azienda e del settore. Questo tasso riflette il costo del capitale e il rischio percepito dagli investitori.
Vantaggi del metodo DCF:
Precisione per le aziende in crescita con proiezioni affidabili
Considerazione degli investimenti futuri necessari
Approccio valorizzato dagli investitori professionali e dai fondi
Permette di valutare l'impatto di diversi scenari strategici
Limiti del metodo DCF:
Complessità tecnica che richiede un'expertise finanziaria
Molto sensibile alle ipotesi di crescita e al tasso di attualizzazione
Difficile da applicare per le aziende con uno storico irregolare
Richiede proiezioni finanziarie dettagliate e credibili
Quando utilizzare il metodo DCF?
Questo metodo è particolarmente pertinente per:
Le aziende tecnologiche o innovative in fase di crescita
Le società con uno storico stabile e proiezioni affidabili
Le trasmissioni che coinvolgono investitori istituzionali
Le situazioni in cui sono previsti investimenti importanti
Per le PMI svizzere tradizionali con flussi di cassa stabili ma modesti, il metodo dei praticanti rimane spesso più appropriato e più facilmente accettato dalle parti.
Il metodo dei multipli (EBITDA, fatturato)
Il metodo dei multipli è il più intuitivo e il più rapido per ottenere una prima stima di valore. Consiste nell'applicare un coefficiente moltiplicatore a un indicatore finanziario chiave della vostra azienda.
Il multiplo di EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) è il più utilizzato in Svizzera. L'EBITDA rappresenta il risultato operativo prima degli oneri finanziari, imposte e ammortamenti – un indicatore della performance operativa pura.
Fasce di multipli di EBITDA per settore in Svizzera (2025):
Industria e manufacturing: 4-6x EBITDA
Servizi professionali: 3-5x EBITDA
Commercio e distribuzione: 2-4x EBITDA
Tecnologia e software: 5-8x EBITDA
Sanità e servizi medici: 5-7x EBITDA
Costruzione e edilizia: 3-5x EBITDA
Ospitalità-ristorazione: 3-5x EBITDA
Trasporti e logistica: 4-6x EBITDA
Queste fasce variano secondo la dimensione dell'azienda, la sua redditività, la sua crescita e la sua posizione competitiva. Le aziende più performanti possono raggiungere l'alto della fascia, o addirittura superarla.
Esempio di calcolo:
Sia una PMI di servizi informatici con un EBITDA di CHF 500'000. Applicando un multiplo di 6x (settore tecnologico, buona crescita), si ottiene:
Valore d'impresa = 500'000 × 6 = CHF 3'000'000
Attenzione: questo valore rappresenta il valore d'impresa (Enterprise Value), non il valore del patrimonio netto. Bisogna sottrarre il debito netto per ottenere il valore delle azioni.
Vantaggi del metodo dei multipli:
Semplicità e rapidità di calcolo
Riflesso diretto delle condizioni di mercato attuali
Facilmente comprensibile da tutti gli interlocutori
Permette confronti settoriali pertinenti
Limiti:
Richiede transazioni comparabili recenti
Non tiene conto delle specificità di ogni azienda
I multipli variano fortemente secondo le condizioni di mercato
Difficoltà a trovare comparabili per le nicchie specializzate
Nella pratica, il metodo dei multipli è spesso utilizzato come validazione dei risultati ottenuti con gli altri metodi, permettendo di verificare che la valutazione si situi in una fascia coerente con il mercato.
Fattori che influenzano la valutazione di una PMI svizzera
Al di là dei metodi di calcolo, numerosi fattori qualitativi e quantitativi impattano significativamente il valore reale della vostra azienda. Comprendere queste leve vi permette di identificare gli assi di miglioramento prima di una trasmissione.
1. Redditività e traiettoria di crescita
Un'azienda con una redditività stabile o in progressione vale sempre più di una società con risultati erratici. Gli acquirenti cercano una visibilità sui ricavi futuri. Uno storico di crescita regolare su 3-5 anni è un vantaggio importante.
2. Dipendenza dal dirigente
È spesso il punto debole delle PMI svizzere. Se siete l'unico detentore delle relazioni con i clienti, del know-how tecnico o delle decisioni strategiche, il valore dell'azienda diminuisce considerevolmente. Una struttura manageriale autonoma aumenta la valutazione dal 20% al 40%.
3. Qualità e stabilità del team
Collaboratori competenti, fedeli e sotto contratto a lungo termine rassicurano gli acquirenti. Un tasso di rotazione elevato o posizioni chiave vacanti sono segnali di allarme che pesano sulla valutazione.
4. Diversificazione della clientela
Un'azienda i cui top 3 clienti rappresentano oltre il 50% del fatturato presenta un rischio di concentrazione. Al contrario, una base clienti diversificata e ricorrente aumenta il valore e facilita il finanziamento bancario.
5. Attivi e proprietà intellettuale
I brevetti, marchi registrati, database clienti, software proprietari o know-how protetti costituiscono attivi valorizzabili. Allo stesso modo, la proprietà dei locali (piuttosto che l'affitto) rafforza la sostanza dell'azienda.
6. Posizione competitiva
Un'azienda leader sul suo mercato, con solide barriere all'ingresso e vantaggi competitivi durevoli, giustifica multipli di valutazione più elevati. La differenziazione è chiave.
7. Settore di attività e prospettive
I settori in crescita (tecnologia, sanità, servizi alle imprese) beneficiano di valutazioni più elevate rispetto ai settori maturi o in declino. Le tendenze di mercato influenzano direttamente i multipli applicati.
Se vi chiedete se è il momento giusto per vendere, consultate il nostro articolo sui 5 segnali che indicano che è il momento di vendere la vostra azienda.
Caso pratico: valutazione di una PMI industriale svizzera
Per illustrare concretamente l'applicazione dei tre metodi, prendiamo l'esempio di una PMI industriale fittizia specializzata nella fabbricazione di componenti meccanici.
Profilo dell'azienda:
Settore: Industria manifatturiera
Organico: 15 dipendenti
Fatturato: CHF 3'000'000
EBITDA: CHF 450'000 (margine del 15%)
Risultato netto normalizzato: CHF 250'000
Patrimonio netto contabile: CHF 1'200'000
Rivalutazione degli attivi: + CHF 300'000
Debito netto: CHF 200'000
Metodo 1: Metodo dei praticanti
Valore di sostanza = 1'200'000 + 300'000 = CHF 1'500'000
Valore di rendimento = 250'000 / 0,12 = CHF 2'083'333
Valore = (1/3 × 1'500'000) + (2/3 × 2'083'333) = CHF 1'888'889
Metodo 2: DCF (semplificato)
Proiettando i flussi di cassa su 5 anni con una crescita del 3% e un WACC dell'8%, poi aggiungendo un valore terminale, si ottiene un valore d'impresa di circa CHF 2'100'000.
Valore del patrimonio netto = 2'100'000 - 200'000 (debito) = CHF 1'900'000
Metodo 3: Multipli di EBITDA
Multiplo settoriale per l'industria: 4,5x (metà della fascia 4-6x)
Valore d'impresa = 450'000 × 4,5 = CHF 2'025'000
Valore del patrimonio netto = 2'025'000 - 200'000 = CHF 1'825'000
Sintesi e fascia di valutazione:
Metodo dei praticanti: CHF 1'889'000
Metodo DCF: CHF 1'900'000
Metodo dei multipli: CHF 1'825'000
Fascia finale: CHF 1'800'000 - CHF 1'950'000
Questa convergenza dei tre metodi rafforza la credibilità della valutazione. In negoziazione, il cedente potrebbe annunciare un prezzo di vendita di CHF 1'900'000, con un margine di negoziazione fino a CHF 1'800'000. Gli acquirenti seri riconosceranno che questa fascia è giustificata e documentata.
Si noti che potrebbero essere negoziati adeguamenti secondo i risultati della due diligence, la struttura di pagamento (contanti vs scaglionato) o le garanzie richieste.
Le specificità della valutazione in Svizzera
Il contesto svizzero presenta diverse particolarità che influenzano i metodi di valutazione e le aspettative delle parti interessate.
Stabilità economica e politica
La Svizzera beneficia di un ambiente economico stabile che si riflette in tassi di attualizzazione generalmente più bassi rispetto al resto d'Europa. Questa stabilità giustifica anche multipli di valutazione più elevati, particolarmente per le aziende ben consolidate.
Fiscalità cantonale variabile
Con 26 sistemi fiscali cantonali differenti, la localizzazione dell'azienda impatta significativamente la sua redditività netta e quindi la sua valutazione. Un'azienda situata in un cantone a bassa fiscalità (Zugo, Svitto) può giustificare una valutazione superiore a una società equivalente in un cantone ad alta fiscalità.
Importanza della sostanza per le PMI familiari
La cultura imprenditoriale svizzera accorda tradizionalmente grande importanza al patrimonio e alla solidità finanziaria. È per questo che il metodo dei praticanti, che integra il valore di sostanza, rimane il riferimento per le PMI familiari svizzere, contrariamente ai paesi anglosassoni che privilegiano approcci puramente orientati al rendimento.
Norme contabili: Swiss GAAP RPC vs IFRS
Le PMI svizzere utilizzano generalmente gli Swiss GAAP RPC (Raccomandazioni relative alla presentazione dei conti) o il diritto contabile svizzero, mentre le grandi imprese applicano le norme IFRS. Queste differenze di norme possono necessitare ritrattamenti durante la valutazione, particolarmente per le immobilizzazioni e gli accantonamenti.
Ruolo centrale dei contabili esperti e trustees
In Svizzera, i trustees e contabili esperti giocano un ruolo di fiducia nelle trasmissioni aziendali. La loro validazione di una valutazione apporta una credibilità importante presso le banche e gli acquirenti. La loro expertise locale e settoriale è particolarmente valorizzata.
Mercato delle trasmissioni frammentato
Contrariamente ai grandi mercati europei, il mercato svizzero delle trasmissioni rimane relativamente frammentato e discreto. Le transazioni si fanno spesso di comune accordo, con meno trasparenza sui multipli realmente pagati. Questo rende ancora più importante l'utilizzo di diversi metodi di valutazione per validare il prezzo.
Rivolgersi a un esperto per valutare la propria azienda
Se i metodi di valutazione possono sembrare accessibili in teoria, la loro applicazione rigorosa richiede spesso l'intervento di un professionista esperto.
Quando rivolgersi a un esperto?
Transazioni superiori a CHF 1'000'000: La posta in gioco finanziaria giustifica l'investimento in una valutazione professionale
Strutture complesse: Holding, partecipazioni incrociate, attivi immobiliari importanti
Conflitti o controversie: Separazione di soci, successioni conflittuali, divorzi
Finanziamento bancario: Le banche esigono spesso una valutazione da parte di un terzo indipendente
Ottimizzazione fiscale: Per strutturare la transazione in modo fiscalmente efficiente
Tipi di esperti in valutazione:
Trustees e fiduciari: Specialisti della valutazione secondo le norme svizzere, conoscono perfettamente il metodo dei praticanti e le specificità locali. Raccomandati per le PMI tradizionali.
Contabili esperti: Apportano un'expertise contabile e fiscale approfondita, particolarmente utile per identificare i ritrattamenti necessari e ottimizzare la struttura di transazione.
Consulenti in M&A: Specializzati nelle fusioni-acquisizioni, apportano una conoscenza fine dei multipli di mercato e possono accompagnare l'intero processo di cessione.
Costo di una valutazione professionale:
Gli onorari variano secondo la complessità dell'azienda e l'estensione della missione:
Valutazione semplice (PMI < CHF 5M): CHF 3'000 - 8'000
Valutazione standard: CHF 8'000 - 15'000
Valutazione complessa: CHF 15'000 - 30'000+
Questo costo può sembrare elevato, ma rappresenta generalmente meno dell'1% del valore di transazione e può farvi risparmiare ben di più evitando errori o ottimizzando la negoziazione.
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Leez collabora con una rete di esperti qualificati in valutazione, trustees, avvocati e consulenti specializzati nelle trasmissioni aziendali. Questi professionisti conoscono le specificità del mercato svizzero e possono accompagnarvi in ogni fase.
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Gli errori da evitare durante la valutazione
Anche con le migliori intenzioni, numerosi imprenditori commettono errori che falsano la valutazione della loro azienda e complicano la negoziazione.
1. La sopravvalutazione emotiva
È l'errore più frequente. Dopo anni di lavoro intenso, è tentante sopravvalutare il valore della propria azienda. Ma gli acquirenti si basano su criteri oggettivi, non sul vostro attaccamento emotivo. Una sopravvalutazione del 30-40% allontana gli acquirenti seri e prolunga inutilmente il processo di vendita.
2. Dimenticare di normalizzare i risultati
Numerosi dirigenti di PMI ottimizzano fiscalmente i loro risultati facendo passare spese personali nell'azienda (veicolo, viaggi, assicurazioni). Questi elementi devono essere ritrattati per ottenere un utile normalizzato che rifletta la vera performance operativa. Dimenticare questi adeguamenti sottovaluta artificialmente l'azienda.
3. Ignorare i passivi nascosti
Accantonamenti insufficienti per i crediti dubbi, controversie in corso non accantonate, obblighi di ripristino, garanzie clienti: questi passivi latenti saranno scoperti durante la due diligence e impatteranno negativamente la valutazione finale.
4. Non considerare le tendenze del mercato
Valutare un'azienda basandosi unicamente sullo storico senza tenere conto delle evoluzioni del mercato (digitalizzazione, nuovi concorrenti, cambiamenti normativi) conduce a disaccordi importanti con gli acquirenti che, loro, guardano al futuro.
5. Utilizzare un solo metodo
Limitarsi a un solo approccio indebolisce la vostra posizione. Gli acquirenti e i loro consulenti utilizzeranno diversi metodi per validare il prezzo. Meglio anticipare e presentare fin dall'inizio una valutazione triangolata da diversi approcci.
6. Trascurare la preparazione dei documenti
Una contabilità approssimativa, contratti mancanti, dati clienti disorganizzati: queste lacune creano dubbi sull'affidabilità delle vostre cifre e possono far abbassare il prezzo del 10-20%, o addirittura far fallire la transazione.
Per un elenco completo delle trappole da evitare durante la cessione, consultate la nostra guida sui 7 errori più frequenti durante la vendita di una PMI.
Come preparare la propria azienda per massimizzarne il valore
La valutazione non è una fatalità fissa. Con una preparazione strategica su 12-24 mesi, potete aumentare significativamente il valore della vostra azienda prima della trasmissione.
Migliorare la redditività 2-3 anni prima
Gli acquirenti analizzano le tendenze. Tre anni consecutivi di crescita del risultato valgono molto più di un solo anno eccezionale. Identificate le leve: ottimizzazione dei margini, riduzione dei costi non strategici, interruzione delle attività deficitarie.
Ridurre la dipendenza dal dirigente
È la leva più potente. Cominciate a delegare progressivamente: nominate un direttore commerciale, formalizzate i processi di produzione, documentate il know-how tecnico. Un'azienda che funziona senza di voi per 3 mesi vale il 30% in più.
Formalizzare i processi e le procedure
Documentate i vostri metodi di lavoro, create manuali operativi, standardizzate i processi chiave. Questa formalizzazione rassicura gli acquirenti e facilita la transizione. Dimostra anche la maturità della vostra organizzazione.
Ottimizzare la struttura finanziaria
Riducete l'indebitamento se possibile, pulite il bilancio (attivi obsoleti, crediti inesigibili), ottimizzate il fabbisogno di capitale circolante. Un bilancio sano facilita il finanziamento bancario per l'acquirente e aumenta il vostro potere negoziale.
Aggiornare i contratti chiave
Rinnovate i contratti clienti importanti con clausole a lungo termine, assicurate i contratti fornitori strategici, regolarizzate i contratti di lavoro, aggiornate i contratti di locazione commerciale. Questi elementi contrattuali assicurano i ricavi futuri.
Preparare una data room strutturata
Anticipate la due diligence raccogliendo fin d'ora tutti i documenti: conti annuali degli ultimi 5 anni, contratti importanti, organigramma, lista clienti/fornitori, proprietà intellettuale, conformità normativa. Una data room ben organizzata accelera il processo e ispira fiducia.
Timing ottimale: 12-24 mesi di anticipo
Le trasmissioni riuscite si preparano con largo anticipo. Cominciate idealmente 18 mesi prima della data di cessione prevista. Questo vi lascia il tempo di implementare i miglioramenti, di dimostrarne l'impatto sui risultati e di affrontare la negoziazione in posizione di forza.
Questa preparazione metodica può aumentare la valutazione dal 20% al 40% rispetto a una vendita precipitosa senza preparazione.
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